- Bus (d minor)
- Nardo
- Quart de luna
- Rino il contadino
- Hota le corne
- Il gabbiano
- Copel
- Not dè guéra
- Vegnet a fà
- Ciao butiga
- Preseglie
- Bus 18/24 (e minor)
- The Blue Angel
Quart dè lüna vede la luce a grande distanza dal primo disco ed è forse da considerare come un nuovo punto di partenza. In questo lavoro abbiamo convogliato anni di concerti live nei quali ancora suonavamo molte cover, anni di confronto reciproco e di maturazione, anni in cui abbiamo conosciuto molte persone. Il primo risultato di questi incontri è stata la scelta di introdurre anche l’italiano nei testi, pur senza abbandonare il dialetto, anzi accostando spesso i due linguaggi nello stesso brano alla ricerca di maggiori possibilità comunicative. Esempio significativo è proprio il pezzo che da il titolo al disco e che ci ha visto inaugurare la collaborazione con Alessandro Ducoli. Anche le musiche riflettono questa voglia di spaziare: i tredici pezzi del disco sono colorati da un’intera sezione di ottoni, violino, clarinetto, cornamusa e mandolino che si aggiungono a quelli del classico quartetto rock. Pezzi come Bus 18/24, Hota le corne, Copel, Ciao butìga riflettono la voglia di sperimentare soluzioni musicali sempre più vicine al folk, che meglio esprimono il mondo semplice e quotidiano che raccontiamo nelle nostre canzoni. Tanti sono infatti i collaboratori che hanno preso parte alla realizzazione dei brani e alcuni di loro sono entrati a far parte definitivamente della band. Quart dè lüna è una miscellanea di stimoli ed influenze che ha segnato per noi il passo verso un impegno musicale più costante ed una maggiore consapevolezza stilistica.