SUI NOSTRI PASSI

cropped-avatar-facebook-e1471083152673.jpg

  1. Not dè guéra
  2. El Gnaro
  3. La miniera
  4. Contemplasiù
  5. Valtrompank
  6. Accensione a strappo
  7. Per me tè het
  8. Stella alpina
  9. Rabia
  10. La sciura del gal
  11. Il nuovo inverno

Sui nostri passi è un disco in cui rivalutiamo la nostra storia mentre guardiamo al futuro.
Abbiamo scelto di riproporre alcuni momenti del nostro cammino musicale:
La miniera, Contemplasiù, Valtrompank e La sciùra del gal sono brani già comparsi sul primo disco (En dialet).
Not dè guéra appartiene invece al secondo lavoro in studio, Quart dè lüna, mentre Stella alpina compare tra le tracce di Piombo ferro e chitarre.
Rabia e Accensione a strappo sono brani precedentemente inclusi nella raccolta di musica dialettale bresciana “Goi dè cöntàla?”.
Tutti questi pezzi sono stati però riarrangiati e nuovamente registrati in una versione che rispecchia il sound e lo spirito dell’attuale formazione della Selvaggi Band.
Per sottolineare le caratteristiche di questa nuova dimensione non abbiamo mancato di inserire alcuni inediti: Èl Gnaro, un tributo alla figura dell’alpinista valtrumplino Silvio Mondinelli, Per me tè het, cover del padre della musica dialettale bresciana Francesco Braghini e Il nuovo inverno, scritto come altri brani in passato assieme ad Alessandro Ducoli.
Molte le collaborazioni in questo disco: Il già citato Alessandro Ducoli è anche autore del testo di Stella alpina e ha prestato la sua voce nella riproposizione che ne abbiamo fatto su questo lavoro. Un altro ospite al microfono è stato Alessandro Sipolo. La sua voce arricchisce Il nuovo inverno e la sua presenza è simbolo della passione per il cantautorato che non muore e vive nel nostro territorio anche presso le nuove generazioni.
Charlie Cinelli è un altro ospite illustre che ha cantato su Rabia e Valtrompank. Grande piacere per noi aver condiviso con lui proprio questo brano che apre il primissimo disco della Selvaggi Band (En Dialet). L’amicizia con Charlie Cinelli ha radici nel periodo in cui il gruppo stava nascendo e il suo contributo entusiasta e brillante ci aiuta a comunicare la vitalità e la passione che anima tutt’ora la nostra musica.
Grazie a queste voci e ad altri musicisti che hanno offerto il loro prezioso contributo Sui nostri passi è un disco in cui abbiamo riscoperto una nuova energia che ci accomuna: un sentimento selvaggio che ci riporta alle origini, a emozioni genuine che vogliamo trasmettere e condividere con le nostre canzoni folk.

Selvaggi Band:
Giovanni Pintossi: voce, chitarra acustica e mandolino
Roberto Bettinsoli: chitarra acustica e voce
Stefano Grazioli: cornamusa bergamasca, clarinetto, flauti, ocarina e cori
Davide Boccardi: violino e cori
Emanuele Agosti: basso elettrico
Ospiti:
Andrea Bettini: fisarmonica
Alessandro Pedretti: Batteria
Elisa Grazioli: flauto traverso in “Contemplasiù”
Andrea Zampatti: banjo in “Rabia”
Charlie Cinelli: voce in “Valtrompank” e “Rabia”
Alessandro Ducoli: voce in “Stella alpina”
Alessandro Sipolo: voce in “Il nuovo inverno”
Testi: Giovanni Pintossi eccetto “Stella alpina” e “Il nuovo inverno” (Alessandro Ducoli), “Per me tè het” (Francesco Braghini).
Musiche e arrangiamenti: Selvaggi Band
Edizioni Cromo Music 2016
Produzione: Selvaggi Band con la consulenza artistica di Valerio Gaffurini
Riprese: Paolo Costola e Valerio Gaffurini presso MacWave Studio/Cromo Music
Editing e Mix: Valerio Gaffurini
Mastering: Paolo Costola
Progetto grafico e fotografie: Andrea Zampatti

PIOMBO, FERRO E CHITARRE

  1. Piombo, ferro e chitarre
  2. Ti offro una moneta
  3. Io non cambierò il mondo
  4. Aggiungo fumo al fumo
  5. Stanco di aspettare
  6. Stella alpina
  7. Itala
  8. Medusa
  9. L’ora di dormire

Piombo ferro e chitarre è stata un’esperienza intensa, un’esperimento importante che ci ha segnato positivamente: abbiamo deciso di abbandonare provvisoriamente il dialetto in favore dell’italiano affidando buona parte della scrittura dei testi all’amico Alessandro Ducoli. Il risultato è un disco di canzoni piene di passione, una sorta di concept sull’amore, pensato per scavalcare i confini della provincia e rivolgersi ad un pubblico universale. Dal punto vista musicale abbiamo consolidato l’approccio folk rock, influenzati sempre più da sonorità “irish”. Buoni esempi sono brani come Stanco di Aspettare, Itala o Ti offro una moneta in cui spiccano i colori del violino e della cornamusa. In questo lavoro abbiamo continuato a contornarci di collaboratori e amici, portando avanti lo spirito di condivisione che caratterizza la nostra musica e che trova il suo fulcro simbolico nel coro di bambini che chiude le strofe di Io non cambierò il mondo e nella banda di Lodrino che accompagna il brano Stella alpina. Molti sono anche gli ospiti illustri che hanno prestato la loro voce sui brani e ci hanno accompagnato e ispirato: Dario Canossi, Alessandro Ducoli, Ettore Giuradei, Ivana Gatti. La produzione, affidata ancora a Valerio Gaffurini presso il MacWave studio di Paolo Costola, è stato un’altro gradino di esperienza per noi in questo lavoro: un disco compatto e solido, di grande qualità sonora, che ci ha dato la possibilità di proporci per la prima volta con successo anche fuori provincia, continuando a cantare del calore e delle passioni della nostra terra.

Selvaggi Band:
Giovanni Pintossi: voce, chitarra acustica e mandolino
Roberto Bettinsoli: chitarra acustica
Stefano Grazioli: cornamusa bergamasca, clarinetto, cucchiai
Davide Boccardi: violino
Doriano Zappa: trombone
Marco Foccoli: basso elettrico
Cristian Rocco: chitarra elettrica, chitarra acustica 12 corde, chitarra dobro, banjo
Enrico Catena: batteria
Ospiti:
Dario Canossi: voce in “Itala”
Ettore Giuradei: voce in “Stanco di aspettare” e “Io non cambierò il mondo”
Alessandro Ducoli: voce in “Io non cambierò il mondo”
Ivana Gatti: voce in “Stella Alpina” e “Medusa”
Leonardo Gatti: violoncello in “Ti offro una moneta”, “Itala” e “Stanco di aspettare”
Silvio Masotti: sax
Giorgio Bettinsoli: bonghi, cembali, shaker e grancassa
Simone Niboli: basso tuba in “Aggiungo fumo al fumo”
Musica e arrangiamenti: Giovanni Pintossi eccetto “Io non cambierò il mondo” (Giovanni Pintossi e Roberto Bettinsoli)
Testi: Alessandro Ducoli, eccetto “Ti offro una moneta”, “Aggiungo fumo al fumo” e “Medusa” (Giovanni Pintossi e Alessandro Ducoli)
Edizioni Cromo Music 2013
Produzione: Selvaggi Band con la consulenza artistica di Valerio Gaffurini
Riprese: Paolo Costola e Valerio Gaffurini presso MacWave Studio/Cromo Music
Editing e Mix: Valerio Gaffurini
Mastering: Paolo Costola
Musica e arrangiamenti: Giovanni Pintossi eccetto “Io non cambierò il mondo” (musica di Giovanni Pintossi e Roberto Bettinsoli)
Testi: Alessandro Ducoli, eccetto “Ti offro una moneta”, “Aggiungo fumo al fumo” e “Medusa” (Giovanni Pintossi e Alessandro Ducoli)
Foto: Alessandro Massini Innocenti
Progetto grafico: koledstudio

QUART DE LUNA

  1. Bus (d minor)
  2. Nardo
  3. Quart de luna
  4. Rino il contadino
  5. Hota le corne
  6. Il gabbiano
  7. Copel
  8. Not dè guéra
  9. Vegnet a fà
  10. Ciao butiga
  11. Preseglie
  12. Bus 18/24 (e minor)
  13. The Blue Angel

Quart dè lüna vede la luce a grande distanza dal primo disco ed è forse da considerare come un nuovo punto di partenza. In questo lavoro abbiamo convogliato anni di concerti live nei quali ancora suonavamo molte cover, anni di confronto reciproco e di maturazione, anni in cui abbiamo conosciuto molte persone. Il primo risultato di questi incontri è stata la scelta di introdurre anche l’italiano nei testi, pur senza abbandonare il dialetto, anzi accostando spesso i due linguaggi nello stesso brano alla ricerca di maggiori possibilità comunicative. Esempio significativo è proprio il pezzo che da il titolo al disco e che ci ha visto inaugurare la collaborazione con Alessandro Ducoli. Anche le musiche riflettono questa voglia di spaziare: i tredici pezzi del disco sono colorati da un’intera sezione di ottoni, violino, clarinetto, cornamusa e mandolino che si aggiungono a quelli del classico quartetto rock. Pezzi come Bus 18/24, Hota le corne, Copel, Ciao butìga riflettono la voglia di sperimentare soluzioni musicali sempre più vicine al folk, che meglio esprimono il mondo semplice e quotidiano che raccontiamo nelle nostre canzoni. Tanti sono infatti i collaboratori che hanno preso parte alla realizzazione dei brani e alcuni di loro sono entrati a far parte definitivamente della band. Quart dè lüna è una miscellanea di stimoli ed influenze che ha segnato per noi il passo verso un impegno musicale più costante ed una maggiore consapevolezza stilistica.

Selvaggi Band:
Giovanni Pintossi: voce, chitarre, basso, mandolino, dobro, violino
Roberto Bettinsoli: chitarre, cori
Stefano Grazioli: clarinetto, bagét e red pipe
Davide Boccardi: violino
Doriano Zappa: trombone
Marco Foccoli: basso elettrico
Ospiti:
Alberto Pavesi: batteria
Enrico Mantovani: chitarre e pedal steel
Christian Guerra: sax
Paolo Malacarne: tromba
Valerio Gaffurini: pianoforte, hammond, programming
Laura “Lalla” Domeneghini e Alessandro Ducoli: cori
Testi: Giovanni Pintossi, Alessandro Ducoli, Amos Castelnovo, Egidio Bonomi.
Musiche e arrangiamenti: Selvaggi Band ed Enrico Mantovani eccetto “The Blue Angel” (Anna Massie)
Edizioni Cromo Music 2011
Produzione: Selvaggi Band con la consulenza artistica di Valerio Gaffurini
Riprese: Paolo Costola e Valerio Gaffurini presso MacWave Studio/Cromo Music
Editing e Mix: Valerio Gaffurini
Mastering: Paolo Costola
Progetto grafico: Armando Bolivar

EN DIALET

  1. Valtrompank
  2. La miniera
  3. Robin Hood de la val
  4. La oia dè la matina
  5. El santel
  6. La sciùra del gal
  7. Formai nostrà
  8. El mercat de Noza
  9. Contemplasiù
  10. Lo zono
  11. I deti de ‘na olta

Questa prima esperienza discografica della Selvaggi Band contiene tutta la voglia di fare musica dei giovani di un paesino della Val Trompia: 11 brani, scritti in dialetto bresciano, in cui parliamo di quotidianità, di emozioni, e di sogni. Le influenze musicali arrivano però da ben oltre i confini della valle: il rock più classico e diretto fa da padrone nei riff di brani come Valtrompank, Lo zono, Robin Hood dé la val e Formài nostrà. Sapori blues e folk colorano ballate come La oia dèla matìna e La miniera. Ci confrontiamo anche col country in uno dei pezzi più rappresentativi delle nostre radici valligiane: El mercat dèla Noza. La sciura del gal ospita invece una poderosa sezione di fiati e col suo ritmo incalzante in levare rincorre atmosfere ska. Su questa miscellanea di generi abbiamo cercato un filo conduttore nell’uso del dialetto come testimonianza di genuinità e di appartenenza alla nostra terra. Tutti i testi parlano di noi, delle tradizioni, dei luoghi e delle persone con cui siamo cresciuti e cantano di uno spirito semplice e selvaggio da condividere ballando, incontrandosi, camminando in montagna…

Selvaggi Band:
Ruggero Bettinsoli: voce
Giovanni Pintossi: chitarra
Roberto Bettinsoli: chitarra
Walter Bregoli: tastiere
Amos Castelnovo: batteria
Marco Foccoli: basso elettrico
Autoproduzione Selvaggi Band, 2003
Registrato e mixato da Paolo Costola presso MacWave Studio